lunedì 13 giugno 2016

L'allergia: I sintomi, la diagnosi, la terapia.

                   
L’allergia
L'allergia è il risultato di una particolare condizione di rifiuto da parte dell'organismo di alcune sostanze (allergeni), alle quali esso risulta particolarmente sensibile. Ogni giorno il nostro organismo viene in contatto con centinaia di agenti esterni: nell’aria, nei cibi, negli oggetti. Nella maggior parte dei casi l’organismo non presenta particolare reattività. Nei soggetti allergici, invece, a causa di una sensibilità abnorme, si scatena una reazione di difesa esagerata che il sistema immunitario oppone a sostanze di per sé innocue.
Esistono diversi tipi di allergia: ai farmaci, agli animali, agli alimenti, alle piante, ai pollini, alla polvere. L'allergologia si occupa appunto di capire le cause che provocano le manifestazioni allergiche ed il loro trattamento.

I sintomi
I sintomi allergici possono essere più o meno fastidiosi: si va da un generale senso di stanchezza e irritabilità a starnuti ripetuti, secrezioni e congestione nasale, difficoltà respiratorie. Non mancano i sintomi cutanei come prurito, gonfiori, arrossamenti, ma anche il fastidio agli occhi, che possono presentare gonfiore, lacrimazione, fastidio alla luce, emicrania. Nei casi più importanti la reazione allergica si manifesta a carico dell’apparato gastroenterico con nausea, vomito, diarrea. Tali sintomi possono presentarsi singolarmente o associati ed essere particolarmente presenti in alcune stagioni, talvolta scatenando complicanze asmatiche.
 Molto spesso davanti ad una reazione di tosse, un attacco d’asma, un prurito improvviso si tende ad ipotizzare l’esistenza di una forma allergica. Prima di improvvisarsi in diagnosi fai da te è importante riconoscere l’eventuale sintomo attraverso una visita specialistica ed indagini mirate.

La diagnosi
La diagnosi dell’allergia deve essere effettuata con metodologie diversificate a seconda del tipo di disturbo sofferto dal paziente.
In primo luogo l’allergia può essere diagnosticata attraverso il prick test. Questo test è indicato a tutti i pazienti con disturbi respiratori per verificare se la loro congiuntivite, tosse, starnuti, naso chiuso siano dovuti a qualcosa che respirano (come ad esempio la polvere, le muffe, il pelo degli animali, i pollini delle graminacee della parietaria etc.). Si tratta di una prova allergica cutanea basata sul riprodurre artificialmente, su induzione medica, un determinato stimolo per verificare la reazione sulla pelle. In pratica attraverso delle punture sul braccio con microaghi si pone a contatto il paziente con la sostanza a cui potrebbe essere allergico, osservando se in corrispondenza del punto a distanza di 15-20 minuti comparirà un’infiammazione. L'esame non richiede una specifica preparazione né somministrazione di farmaci, non presenta rischi né effetti collaterali. Tuttavia non può essere effettuato se sono stati assunti degli antistaminici nei cinque giorni precedenti. Non è inoltre consigliato eseguirlo nelle donne in gravidanza. E' assolutamente innocuo pertanto può essere ripetuto più volte.

Il patch test è la prova allergica mirata a diagnosticare le dermatiti da contatto e i disturbi gastrici e intestinali provocati dal Nichel e da altri metalli presenti negli alimenti. Sulla schiena del paziente si applicano con dei cerottini dei piccoli dischetti di alluminio contenenti allergeni potenzialmente responsabili della reazione.
Dopo 48-72 ore, rimossi i cerottini, si verificherà l’insorgenza di arrossamenti, pomfi, prurito o vescicole nel luogo di contatto. I test cutanei non richiedono una specifica preparazione e sono fondamentalmente innocui pertanto possono essere utilizzati anche su bambini o neonati ed essere ripetuti più volte. Tuttavia non possono essere effettuati se sono stati assunti cortisonici nelle due settimane precedenti. Non è inoltre consigliato eseguirlo nelle donne in gravidanza.
  
La spirometria è il metodo più comune per valutare la funzionalità respiratoria. Essa si effettua con uno strumento particolare con cui si misurano volumi e flussi respiratori. I risultati rivelano se le vie respiratorie sono aperte oppure ostruite. Questo metodo viene utilizzato per la diagnosi di diverse affezioni polmonari e malattie delle vie respiratorie
In particolare, possono essere diagnosticate con un semplice esame spirometrico la BPCO e l’asma bronchiale, due malattie polmonari ostruttive. In presenza di tali malattie si nota un restringimento delle vie respiratorie che costringe le persone colpite a espirare contro una forte resistenza, rendendo difficoltosa la loro respirazione.
  
La terapia
Diagnostica l’allergia, la terapia ideale sarebbe l’allontanamento definitivo dalla fonte allergica. Tuttavia questa soluzione è molto difficile da mettere in pratica (è praticamente impossibile non respirare in primavera il polline o trovarsi in una casa in cui manchi la minima traccia di polvere). Pertanto, per le allergie respiratorie e al nichel sono efficaci i trattamenti desensibilizzanti specifici che si eseguono attraverso i “vaccini”.

Oltre ai vaccini, nel trattamento delle allergie farmaci utili sono gli antistaminici, i cortisonici, gli antileucotrieni, i cromoni, gli anticolinergici, i broncodilatatori e, in caso di shock anafilattico, l’adrenalina. Questi farmaci devono essere utilizzati solo dopo aver consultato uno specialista perché un’assunzione in dosi sbagliate può rivelarsi ininfluente o dannosa. 

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